Un vecchio carteggio

Prima puntata

Alla fine degli anni ’90 del 1800, le due sorelle Nice ed Emilia Giordani erano due fanciulle dalla buona società di Parma, molto graziose, di ottima educazione e assai legate tra loro. Come succedeva allora, e ben sapevano tutte le ragazze della borghesia, il loro destino sarebbe stato quello di sposarsi, possibilmente bene, di mettere al mondo una nutrita figliolanza e di diventare le regiure (parola dialettale a Parma e altrove per reggitrice, quasi sinonimo di padrona di casa) della famiglia. E così avvenne: Nice sposò un ingegnere di Parma, Lodovico Terzi, ed ebbe otto figli, di cui Ida era la quinta; Emilia sposò un medico, uno psichiatra, Cesare Ferrari, andò a vivere a Imola (Bologna) al seguito del marito chiamato in cattedra all’Università di Bologna, ed ebbe tre figli.

Parma e Bologna non sono molto distanti, anche per il metro di quell’epoca, così che Nice ed Emilia riuscirono a mantenersi sempre in stretto contatto, fisico ed epistolare; alcune lettere della loro corrispondenza giunte fino a noi testimoniano come anche i loro mariti si siano frequentati con rispetto reciproco e con affetto. Ambedue i mariti erano stimati nei rispettivi campi, ma la disponibilità finanziaria familiare era diversa per le due sorelle: una cosa è mantenere e far studiare otto figli – i cinque maschi fino all’università – e un’altra crescerne solo tre. Così dalle lettere traspare che i figli di Lodovico e Nice fossero spesso invitati dagli zii, a Imola ma soprattutto al mare ai Ronchi dove i Ferrari avevano costruito una villa a un centinaio di metri dal mare, in mezzo alla vasta e allora vuota pineta che costeggiava la spiaggia.

Quando una delle due sorelle si trovava in difficoltà a gestire un problema familiare, sapeva che l’altra le veniva subito in soccorso. Naturalmente, dato il numero dei ragazzi, in questa situazione si trovava più spesso Nice di Emilia, ma non sempre. Ci è pervenuta testimonianza visiva di questo scambio di figli attraverso una cartolina datata 25 maggio 1913, quando Ida a 8 anni, con la tredicenne sorella Marianna, fece alla famiglia Ferrari la visita che fu immortalata nella foto- cartolina (allora si usava) inviata al padre Lodovico Terzi. Ida è sul carretto e alle sue spalle si vede la sorella Marianna. Dietro a loro la famiglia Ferrari al completo, il secondo da sinistra è lo zio prof. Cesare Ferrari, che sostenne le scelte di Ida in un momento cruciale, e la signora è la zia Emilia.

(Continua)