Grafia - disturbi grafo motori e disgrafia

La scrittura a mano è un particolare compito motorio nel quale la persona prepara ed esegue specifiche sequenze di movimenti che si realizzano seguendo una precisa sequenzialità spazio-temporale.

Si fonda sull’integrazione di funzioni complesse, sensomotorie, neuro-cognitive e socio-emozionali,  pertanto deve essere oggetto esplicito di insegnamento per evitare disgrafie, cioè scritture illeggibili e/o poco fluenti che compromettono le abilità di espressione personale con una ricaduta negativa sull’autostima.

Nella sua applicazione all’apprendimento della scrittura, il metodo spazio-temporale Terzi definisce l’essere umano come punto euclideo che, muovendosi nello spazio, utilizza gli elementi geometrici costitutivi dello spazio euclideo (linee rette, rotazioni, cerchi e semicerchi) quantificati e integrati nella giusta sequenza spazio-temporale per pervenire alla definizione formale dei simboli alfabetico grafici in corsivo e dei numeri.

“Si impara a scrivere bene… scrivendo con i piedi e a occhi chiusi”. Questa condizione permette di portare a livello di coscienza le informazioni che provengono dal movimento di tutto il corpo e di usarle come strumento per l’apprendimento.

Ogni lettera viene costruita geometricamente su piani diversi (orizzontale e verticale) e con modalità motorie diverse seguendo fasi operative che favoriscono la creazione dell’immagine mentale motoria e visuo-spaziale della lettera/numero allo studio e che permettono di apprendere e memorizzare le corrette direzionalità dei segni grafici, lo schema grafo-motorio e le modalità di legatura tra le lettere.

Nel percorso di apprendimento ognuno diventa un vero e proprio  “Ingegnere delle lettere in corsivo” … un percorso in cui “l’errore” non è mai penalizzato, anzi è una “risorsa” da utilizzare a sostegno di un apprendimento attivo e metacognitivo, per comprendere la “logica” che può averlo determinato e trovare le possibili soluzioni.

L’approccio cognitivo-motorio proposto dal metodo Terzi integra percezione-azione-cognizione e ha profonde connessioni con le funzioni esecutive (FE) con una positiva ricaduta sui processi di pianificazione e di programmazione motoria.

Gli esercizi vengono applicati con una funzione:

–  abilitativa/didattica, per favorire le competenze grafo-motorie e l’organizzazione dello spazio grafico fin dalla Scuola dell’Infanzia. Nella Scuola Primaria propone un percorso metodologico completo per una corretta didattica della grafia in corsivo e dei numeri, ben organizzata nello spazio grafico e nelle diverse tipologie di quadretti e righe. 

– riabilitativa, e non dispensativa, della grafia a mano. Approfondimenti specifici permettono di programmare l’intervento per rispondere ai bisogni dei soggetti con disturbo di grafia, delle componenti effettrici e dell’organizzazione dello spazio grafico, anche quando correlato a disprassia, a disturbi della coordinazione motoria, o a una disorganizzazione sul piano percettivo-motorio.

Articoli

Bibliografia

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