Patologie acquisite

RIABILITAZIONE DELLE PATOLOGIE ACQUISITE DELL’ADULTO

Il Metodo viene da anni utilizzato con successo in questo ambito. L’intervento si inserisce in una dimensione olistica: attraverso il movimento del corpo nello spazio si interviene, in modo specifico, sulle immagini mentali motorie in prima e terza persona. Diverse funzioni cognitive vengono significativamente coinvolte, in particolare l’attenzione, la memoria di lavoro e le funzioni esecutive. La riorganizzazione spazio temporale produce miglioramenti funzionali, con ricadute nelle diverse attività della vita quotidiana.

DEFICIT DI ORGANIZZAZIONE SPAZIO-TEMPORALE DA DANNO FOCALE

Il Metodo interviene sulla rappresentazione dinamica e tridimensionale del corpo, dello spazio peripersonale ed extrapersonale lontano. Il lavoro specifico sulle immagini mentali motorie, in prima ed in terza persona, consente di guidare i pazienti nell’elaborazione delle afferenze propriocettive ed esterocettive, alterate in particolare nell’emilato colpito. Gli esercizi di ritmo semplice e a più canali, facilitano  nel soggetto una riorganizzazione funzionale e integrata del movimento del corpo. Un feed back continuo tra vissuto e rappresentazione permette di favorire la costruzione dei parametri di spazio e tempo, entro i quali vengono organizzate le rappresentazioni dello spazio corporeo ed extra corporeo. L’intervento riabilitativo della EMINEGLIGENZA SPAZIALE è la più immediata tra tutte le applicazioni ai danni neurologici focali, per la correlazione così diretta con il Metodo. Nei pazienti con neglect, l’obiettivo è quello di migliorare la percezione e l’immagine mentale della parte negletta e la sua integrazione con l’immagine del resto dello spazio personale, peripersonale ed extrapersonale.

ESITI DI GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE
Le persone con esiti di gravi cerebrolesioni acquisite , quali : 
• Trauma cranico Encefalico
• Coma anossico 
• Gravi danni cerebrovascolari
presentano quasi sempre, anche nella fase degli esiti e al di là della sede lesionale, disturbi dello schema corporeo, della comprensione o produzione del linguaggio, dell’organizzazione spazio-temporale delle informazioni e, più in generale, di ripresa dell’autonomia nelle attività della vita quotidiana. I problemi sono legati alla peculiarità del danno cerebrale che non è mai focale e circoscritto, ma multifocale e diffuso. Al danno si somma inoltre la deprivazione sensitivo-sensoriale caratteristica dell’ospedalizzazione spesso prolungata e della deafferentazione conseguente all’allettamento. Si vengono così a creare anche dei danni funzionali di reti neurali dipendenti dalle zone lese, con alterazioni non solo quantitative, ma anche qualitative, riguardanti la capacità di elaborazione e di integrazione dei diversi tipi di informazione. Il progetto riabilitativo di pazienti con gravi cerebrolesioni mira, al di là del recupero motorio e del linguaggio o del miglioramento delle performances nei test cognitivi carta-penna, alla maggior autonomia possibile. Il lavoro con il Metodo Terzi si inserisce all’interno del progetto riabilitativo globale. La lunga esperienza di interventi con il Metodo in queste situazioni ci ha portato a verificare la efficacia del Metodo nel miglioramento della autonomia nelle attività della vita quotidiana, anche in persone trattate a grande distanza dall’evento acuto e considerate “stabilizzate”.

MORBO DI PARKINSON
I soggetti affetti da Morbo di Parkinson possono presentare problemi posturali (es. sindrome di Pisa) e difficoltà motorie, disturbi di organizzazione del corpo nello spazio e di utilizzo delle immagini mentali. Con il Metodo Terzi si interviene in modo globale, sia sui problemi più specificamente motori, che sui problemi di tipo cognitivo. La difficoltà nel trovare un ritmo nel cammino e nel poterlo modulare, il rallentamento motorio (bradicinesia) e cognitivo, un’irrigidita percezione di sé nello spazio, così come le difficoltà di attenzione, concentrazione e di memoria, trovano nel Metodo tutta una serie di esercizi che aiutano a contrastare e contenere gli effetti progressivi della malattia.

Corsi correlati

Corso formativo di base, propedeutico alla frequenza dei corsi di specializzazione:

I FONDAMENTI DEL METODO SPAZIO-TEMPORALE – BASE: DAL CORPO ALLA MENTE

Gli esercizi sensomotori e deambulatori di base

Corsi di specializzazione:

  • DALLA RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA ALLA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA (IN FASE DI REVISIONE)

Bibliografia

  • F. Gattinoni, P. Zuccato, “L’utilizzo del Metodo nel paziente cerebroleso adulto”.
L’esperienza di Vittorio Veneto (Atti convegno “Il Metodo Spazio Temporale Terzi: storia e attualità”, Milano, . 2005)
  • In Atti Convegno “Il Metodo Spazio Temporale Terzi: storia e attualità”, Milano, 2005
  • “Ricerca caso-controllo: confronto tra due metodiche riabilitative nel morbo di Parkinson
E. Corbella, D. Pellegatta, I. Bonzi, M. Alberoni Bonzi, M. Alberini (atti Convegno “Il Metodo Spazio Temporale Terzi: storia e attualità”, Milano 2005)