3.3 La geometria che nasce dal movimento deambulatorio

210,00 IVA esclusa

Cassano d’Adda

  • 2 e 3 Marzo in presenza
  • 13 Marzo online in sincrono
  • 10 Aprile supervisione online

CORSO DI SPECIALIZZAZIONE

LA GEOMETRIA CHE NASCE DAL MOVIMENTO DEAMBULATORIO

  • Nella geometria dinamica deambulatoria si guida dapprima l’elaborazione dei concetti geometrici di  segmento e di angolo col “passo” e la “rotazione” attorno all’asse corporeo, che sono il nostro “metro” e “goniometro” naturali. La successione di passi ben ritmati,  alternati a precisi valori di rotazione del corpo permette poi di guidare la mente degli alunni alla costruzione di percorsi a linea spezzata, fino ad arrivare ai poligoni.

Si ricorda che i SOCI sono esenti iva

Categoria: COD: N/A

Descrizione

Sede del corso

E’ disponibile solo su richiesta un servizio di navetta GRATUITO per il trasferimento da e per GESSATE (linea M2) o da e per Cassano d’Adda (stazione del passante ferroviario)
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Al raggiungimento di almeno tre richieste avvieremo la procedura, in caso contrario la somma dell’acquisto ECM ti verrà restituita. La procedura deve essere avviata almeno tre settimane prima dell’inizio del corso, quindi affrettati!

CORSO DI SPECIALIZZAZIONE

IL METODO TERZI: DAL CORPO ALLA MENTE.

LA RIVOLUZIONE COPERNICANA IN GEOMETRIA

Primo ciclo della scuola primaria – 6/9 anni

Modulo 3.3 – 15 ore in presenza + 2,5 ore online in sincrono + 2,5 ore di supervisione online

Nel lavoro quotidiano in classe è difficile pensare che, far muovere i ragazzi fuori dai banchi con esperienze che coinvolgono tutto il loro corpo in movimento, possa essere un percorso di apprendimento di concetti o di scoperta di proprietà matematiche astratte.

In realtà le schede grafiche, statiche e bidimensionali, su cui ci si appoggia per insegnare i concetti fondamentali della geometria presuppongono una consapevolezza di sé e dello spazio fuori dal “sé”  non sempre presenti.

Nella geometria dinamica deambulatoria si guida dapprima l’elaborazione dei concetti geometrici di  segmento e di angolo col “passo” e la “rotazione” attorno all’asse corporeo, che sono il nostro “metro” e “goniometro” naturali. La successione di passi ben ritmati,  alternati a precisi valori di rotazione del corpo permette poi di guidare la mente degli alunni alla costruzione di percorsi a linea spezzata, fino ad arrivare ai poligoni.

Con questo iter gli alunni elaborano i concetti geometrici primariamente con esperienze motorie che conducono alla maturazione del pensiero analogico-spaziale, e solo successivamente li elaborano con modalità logica,  definendoli, classificandoli e riprendendoli attraverso lo studio delle regole applicative.

Gli alunni diventano “protagonisti” del loro percorso di apprendimento, diventano il “punto mobile euclideo” che muovendosi crea le linee e gli angoli. Accedono in modo concreto, attraverso un vissuto personale,  a concetti appresi, spesso, attraverso regole studiate a memoria, senza comprenderne fino in fondo il significato. Vivono in prima persona le costruzioni geometriche, fanno ipotesi, progetti, associazioni mentali e verifiche, dando conferma a ciò che Ida Terzi diceva  “ (…) nel nostro continuo andare e venire per il mondo esterno, noi non facciamo altro tutto il giorno che ragionare, e bene, con i piedi”

Le modalità di proposta, consentono un’applicazione a tutta la classe, si declinano in modo accessibile anche a bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES),  con Disturbo specifico di apprendimento (DSA) o alunni plusdotati.  Il coinvolgimento attivo di ciascuno sarà un  valore aggiunto per gli stessi e  per tutto il gruppo .

Il modello di intervento è in linea con le più recenti scoperte nell’ambito delle neuroscienze secondo le quali  il  cervello umano è dotato di un “sistema geometrico”, di un luogo dove vengono elaborate le informazioni spaziali, una sorta di “Gps biologico” che ci permette di orientarci e di avere costantemente le coordinate spaziali del luogo in cui si trova (John O’Keefe, May-Britt e Edvard Moser , Nobel per la medicina nel  2014).

Il metodo Terzi interviene sulla rappresentazione mentale geometrica, metrico-euclidea dello spazio esterno, potenzia la capacità di elaborare le informazioni spaziali relative alle strutture geometriche fisse dell’ambiente, sostiene la creazione di una memoria geometrica dando strumenti per analizzare, da un punto di visto geometrico, il mondo intorno a noi.

Patrimonio che resta al di là della conoscenza “accademica” richiesta dalla scuola e che giustifica l’interesse al corso anche da parte di operatori sanitari.     

Il corso è rivolto a insegnanti curricolari e di sostegno, pedagogisti, psicopedagogisti,  operatori che si interessano di apprendimento matematico, logopedisti, psicologi, educatori, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, studenti del III anno del CdL in logopedia e TNPEE.

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Tipologia utente

Non Socio, Socio

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